di Pietro Baffigi
E' sempre piacevole rivedere e rivivere le vecchie tradizioni e sono ancora più gustose se a continuarle sono i bambini. Il giorno di S. Andrea fino agli anni 60, per i ragazzi, era un appuntamento molto atteso e divertente. Si iniziava nella mattinata andando in giro per i "pozzi neri“, oggi discariche, a cercare vecchi barattoli allora “stagnatacce” che legate insieme si “strascinavano” per le vie principali del Castello facendo un fracasso assordante cantando una canzoncina: “Sant'Andrea pescatore dacci un pesce per favore, daccene uno daccene due daccene tre, daccene quante te ne pare a Te”. Comunque complimenti ai giovani genitori del Castello fra questi Michela e Gello “Il seghino”, che hanno sentito l'esigenza ed il gusto di trasmettere le vecchie e sane tradizioni quasi scomparse ai propri figli ancora così piccoli. In fondo anche questo è educare i propri figli e farli sentire orgogliosamente Gigliesi d.o.c.
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