di Pietro Baffigi

Come un appuntamento da non perdere il coro dell'isola diretto dal maestro Giovanni Segato e accompagnato dal sindaco Attilio Brothel, sabato 24 settembre ritorna a Cortona in occasione della ricorrenza di San Pio da Pietralcina. Partiti con una splendida giornata arriviamo a Cortona nel pomeriggio in tempo per rivisitare la bellissima e antichissima citta', facciamo un piccolo acquisto nel negozio dei genitori del famoso cantante reppista Jovanotti nella speranza d'incontrarlo, visitiamo una mostra dei pittori del 1.400 Pietro da Cortona, Lorenzetti, il Beato Angelico con la sua famosa Annunciazione, per poi la sera avere il piacere di cenare e pernottare nel convento dei frati minori di S. Margherita gustandoci l'aria mistica che emana questo convento del 1.300. La mattina di domenica il coro scende all'eremo delle Celle di Cortona dei frati cappuccini, luogo ameno pieno di misticita', uno dei primi luoghi dove S.Francesco si e' fermato in ritiro per dedicarsi alla preghiera, ed ancora oggi visitando questo posto si e' dapprima colpiti dalla bellezza dell'eremo perfettamente incastonato ed integrato con la natura, poi dalla pace e dalla serenita' che i sette fraticelli (Teobaldo, Daniele, Luciano, Enrico, Piero, Andrea, Giovanni) riescono a trasmettere pur essendo loro una comunita' viva e dinamica. Accolti dal guardiano Daniele e da mio fratello Luciano, ci siamo sistemati nel coro vivacizzando la s. messa con le laude a S.Francesco, un mottetto antico “ecce altare domini” canticchiato sottovoce anche da s.e. Arcivescovo cappuccino Francesco Gioia , (presidente della peregrinatio ad petri sedem e delegato pontificio del santuario S. Antonio a Padova), che ha celebrato la s. messa.
Dopo la messa ci siamo ritrovati insieme con diversi gigliesi arrivati alle Celle per salutarci e festeggiare insieme a noi, per poi andare a pranzare tutti nel piccolo refettorio del convento insieme ai fraticelli dove abbiamo gustato le loro genuine pietanze cucinate con arte per noi insieme al delizioso vino di fra' Giovanni. il coro oltre a ringraziare i cappuccini e strappargli una promessa di invito al giglio, ha salutato intonando e accompagnando Aldo Aldi con la canzone di suo padre “sono gigliese e canto”. nel ritornare a Santo Stefano alcuni coristi (particolarmente attratti dai prodotti tipici del luogo……) hanno voluto allungare il ritorno passando dalle campagne di Montepulciano, Chianciano, Pienza,Montalcino, non facendosi cosi' mancare nulla.