Ebbene si, mentre nei cantoni delle piazze e nei meandri dei vicoli scorrono valli di accordi elettorali e si consolidano amicizie mai nate, insomma mentre per il riassetto del nostro scoglio nella penombra si costituiscono compagini di operatori turistici e commercianti, c'è chi se la spassa saltando fra un valzer, una mazurka ed un cha cha cha. E' una lista di oltre venti persone al passo con le attuali norme europee sulla pari opportunità fra uomini e donne, una compagine di aspiranti ballerini gigliesi, sempre in accordo, sorridenti e baldanzosi con un proprio programma e soprattutto con uno scopo ben preciso, “ socializzare ”.
Si socializzare, parola così importante in questo periodo e così minata specialmente al Giglio da una sempre più vicina e comoda cittadina che è Grosseto, che ogni inverno ci rosicchia sempre di più indigeni, lasciando sullo scoglio i lamenti “intercalanti”dei pochi supersiti, in mezzo ad un sempre più chiassoso chiacchiericcio partenopeo e pugliese. Grazie anche a questo mucchio di gigliesi , che in inverno funge da guardiano dello scoglio, le nostre serate sono meno noiose, soffocando quasi completamente la voglia di evadere dall'isola. E' così che un paio di volte a settimana questo gruppo di gigliesi si riunisce per la neonata scuola di ballo”Gli amici di Peppetto”, finendo spesso in questo periodo in cantina a mangiare i baccelli di Bugia con la focaccia calda di Teresa, il pecorino con il salame di Aldo e Marilena, la torta al cioccolato di Marisa il tutto annaffiato dal genuino e amato “occhio di gallo” del Boccetta. E' lì, in cantina che con un goccio in più, emerge l'indole generosa e genuina a volte un po' buffa dell'isolani come per esempio l'allegro e disponibile prima politico poi imprenditore Peppetto con la Sua generosa e paziente moglie Maria, l'incessante mitragliatrice di battute che è Alvaro, la pacatezza ed il ritardo calcolato di Guido, l'umore a volte un po' ballerino di Caterina di Carlino della bambolella, la misteriosa ed impassibile Orietta, le uscite piccanti ed ingenue di Marilena additata da Suo marito Aldo, il tuttompezzo e l'eleganza di Luigi, le risate a 32 denti di Giovanna e della nostra manager Rosella, l'enigma amletico del torrone duro o moscio dell'ormai affermato attore comico Bugia squadrato dagli occhi sgranati di Sua moglie Annamaria, il muratore e l'amico di tutti i gigliesi Nino, le due maestrine Rosa e Patrizia sempre composte e frizzanti, infine il nostro attuale maestro Amedeo così paziente e discreto dai movimenti così aggraziati da provocare in me un po' di…… invidia, che cerca di captare in ogni nostro discorso in ogni nostra battuta il nostro modo d'essere che è come in quasi tutti i gigliesi tanto genuino quanto complesso.
10/05/04
Pietro |