Riceviamo dall'Assessore all'Ambiente del Comune di Isola del Giglio questo comunicato che di seguito proponiamo:
“COMUNE DI ISOLA DEL GIGLIO
(Provincia di Grosseto)
COMUNICATO PALA EOLICA
il giorno venerdi 17 giugno, in una sala riunioni della Regione Toscana, a Firenze, si è tenuta la Conferenza dei servizi che doveva servire ad autorizzare l' istallazione della pala eolica all' isola del Giglio.
Più in particolare doveva servire a dare l' avvio all' intero progetto che riguarda sia l' istallazione della nota pala, che quella di 60 lampioni muniti di pannello fotovoltaico , che quella dei tetti fotovoltaici sugli edifici pubblici (scuole e comune), che quella della realizzazione di una nuova stazione di sollevamento per l' Acquedotto del Fiora ed infine anche quella del sovvenzionamento del 30% alle circa 50 richieste che sono pervenute dai privati per l' istallazione di pannelli per il riscaldamento dell' acqua.
Il tutto con un notevole risparmio energetico che nel nostro caso si riflette sulla minore quantità di gasolio bruciato, ovvero sulla minore quantità di CO2 immessa nell' aria.
Al progetto hanno espresso parere favorevole il Comune di Isola del Giglio, sia tramite la attuale Amministrazione che la precedente, l' Ente Parco (tramite un parere preliminare) e la stessa società elettrica SIE, direttamente nella conferenza dei servizi del 17 giugno.
Per quanto riguarda il punto di vista del Comune di Isola del Giglio, una volta salvaguardati gli aspetti occupazionali e tecnici, risolti per altro da opportuni incontri tra Enel e SIE, la valutazione sull' impatto ambientale è stata largamente superata, dando grande importanza al minor inquinamento prodotto su base annua.
Il progetto è stato invece criticato dai Verdi locali e provinciali, come da note pervenute alle varie redazioni in passato ed anche direttamente presso la sede comunale. Varie osservazioni sono arrivate alla Regione Toscana, in particolare anche quelle da un Centro Ornitologico.
La Regione Toscana, e precisamente l' Ufficio VIA (valutazione impatto ambientale) ha recepito le osservazioni fatte ed in fase di conferenza dei servizi ha posto un vincolo pressoché invalicabile alla realizzazione del progetto, ovvero ha fatto presente che per posizionare la pala eolica è necessario disporre di un documentato studio sull' avifauna interessata (ovvero sugli uccelli il cui flusso migratorio potrebbe essere interessato e quindi disturbato dalla pala eolica).
La Regione ha chiesto 16 mesi di tempo per produrre, tramite opportuno monitoraggio, questo studio, al fine di essere sicuri che nessun volatile possa subire disturbi.
L' Enel ha fatto presente che se la pala non viene messa in funzione entro il 2005 il tutto decadrà, in quanto decadrà il finanziamento ministeriale a cui tutto il progetto fa capo.
Il responsabile dell' ufficio VIA ha ribadito la necessità di effettuare tale studio, dichiarando che non è un problema loro se il progetto è soggetto a finanziamenti con scadenza; se l' iter prevede che sia fatto tale studio, questo deve essere fatto e fin tanto che non è concluso, il resto può e deve attendere.
In rappresentanza del Comune di Isola del Giglio ho espresso il disappunto su tale modo di procedere (tanto per usare un eufemismo), disappunto espresso anche da Enel , che si è notevolmente adoperata durante questi anni per raggiungere l' obiettivo prefissato e perplessità sono state anche mostrate dal delegato SIE.
E' anche emersa la volontà, che oggi è necessità, di esigere chiarezza da parte della Regione sulla fattibilità di progetti di questo tipo, senza doversi appoggiare a motivazioni più o meno plausibili.
Uscendo dalla cronaca dei fatti ed entrando in alcune considerazioni personali mi preme aggiungere il mio stupore nel sentir parlare di “impatto ambientale” su un progetto così importante per questa comunità; importante per la sua complessità e per la sua concretezza.
Sono infatti state proposte una serie di alternative, ma tutte sulla carta ed anche facilmente reperibili da chiunque: basta avere un minimo di dimestichezza con Internet e digitare “energie rinnovabili” o qualche parola simile su uno dei più noti motori di ricerca, per avere a disposizione migliaia di idee in merito; in questo caso però il progetto era pronto per essere realizzato.
Se parliamo di “impatto ambientale”, con il rispetto di sempre verso le idee degli altri, è un vocabolo che non condivido nemmeno in minima parte in questo caso.
L' Amministrazione di cui faccio parte ha appena annullato la progettazione di un mega porto, la cui realizzazione avrebbe compromesso in modo irreversibile un ampio tratto della bella costa isolana, assumendosi la responsabilità di una scelta politica storica e, questo, è considerare seriamente, secondo me, l' impatto ambientale; non certo l' istallazione di un impianto che se, un domani dovrà essere rimosso, non lascerà traccia della propria esistenza.
Ma la pala non si fa, perché, mentre sulla bilancia delle positività pesano tutti gli aspetti trattati, su quello del contro pesa fortemente che “ è brutta”, o meglio “ a qualcuno non piace”.
Poi si sono tirati in ballo gli uccelli, anche se stiamo parlando di un impianto tecnologicamente avanzato che ha una pala che gira “piano”, nel senso che mantiene costante il numero dei giri indipendentemente dalla velocità del vento (inclina le singole palette) e quindi non si trasforma in una “affettatrice” impazzita di uccelli.
Se poi ci spostiamo sulla terra ferma, anche a Scansano, dove dovrebbe essere realizzato un campo eolico composto addirittura da più pale, si sono smosse sfere di varia caratura, addirittura tirando in ballo una “variazione climatica”, forse pensando cioè che fossero ventilatori alimentati e corrente e non pale per produrla.
Insomma, le motivazioni espresse contro non mi soddisfano minimamente, anche se chi le esprime ha oggi il potere di bloccare l' intero progetto, per la non realizzazione del quale non posso che esprimere il mio grande rammarico per l' occasione persa.
Spero che, chi oggi ha scelto per noi, abbia, come ha già avuto in altri settori, la responsabilità di proporre e finanziare scelte alternative di pari valore o che magari trovi insieme al Comune la via per uscire da questo assurdo vicolo cieco.
Nel frattempo, mentre l' eolico che potrebbe veramente funzionare viene fermato un po' ovunque, unitamente a varie altre soluzioni, si torna a parlare di Energia Nucleare su scala nazionale.
Mi dispiacerebbe se si abbandonasse lo sviluppo dell' energia sostenibile perché ritenuta “brutta”, non sufficiente, economicamente non conveniente e via via elencando tutti i suoi contro (mal documentati) per avviarsi verso altri tipi di scelte rifiutate in passato; qui però si apre il campo delle ipotesi ed un universo di altre considerazioni che rimando agli sviluppi successivi e futuri.
L' Assessore all' Ambiente
Stefano Feri ” |